Premessa
Una traversata da Sparone a Locana ? Ma che senso può avere raggiungere a piedi due località collegate da una strada asfaltata e distanti appena 6 o 7 km l'una dall'altra , scegliendo tra l'altro un percorso lungo esattamente il doppio ? Beh, per tutto ciò che sta in mezzo e sopra ai due suddetti comuni , la cosa ha assolutamente senso: la cresta spartiacque Orco -Ribordone in questo tratto è infatti bellissima, coperta di magnifici boschi ai quali si alternano ottimi punti panoramici e qualche piccola asperità rocciosa che rendono più vario e divertente il percorso. Un altro pregio di questa cresta è che è possibile percorrerla quasi tutto l'anno, risultando una validissima opzione nel periodo invernale, quando le mete a disposizione risultano limitate.
Durante escursioni fatte nel passato avevo già visitato più o meno tutta la cresta spartiacque Orco -Ribordone, ma mi mancava il tratto che grosso modo va dalla frazione Bose al col Pertia: di qui l'idea di unire l'utile al dilettevole, visitando Bose ed il relativo Truc e percorrendo il tratto più lungo possibile della cresta in giornata, per poi scendere a Locana.
Comunque vada... sarà un successo!
San Pancrazio a Bose |
E così il 3 gennaio 2017 ( si tratta anche della prima gita dell'anno nuovo! ) lascio la mia auto nei pressi del cimitero di Locana, dove viene a prendermi Luca per raggiungere Michele, che ci aspetta al ristorante-bar Stella d'Italia a Sparone per la colazione. Ma chi sono questi Luca e Michele? Sono coloro che fecero l'impresa !
A dire la verità, tenuto conto del fatto che le giornate sono ancora molto corte, non ci siamo dati appuntamento troppo presto: sono all'incirca le 9 del mattino quando ci ritroviamo al bar, ma è anche vero che si tratta di giornate piuttosto fredde, per cui posticipare appena la partenza non è poi una così cattiva idea dal punto di vista delle temperature e del ghiaccio che comunque si potrebbe incontrare lungo il percorso.
L'obiettivo realistico di giornata è quello di arrivare fino al colle Vardlà , ed è per questo che abbiamo scelto di lasciare una macchina a Locana; l'obiettivo massimo, ma che sappiamo difficilmente raggiungibile. è quello di proseguire fino al rifugio Blessent per poi scendere in località Barelli e di qui in breve su strada asfaltata tornare a Locana ed alla macchina.
Ma anche se non facessimo in tempo a raggiungere il col Vardlà non ci sarebbero problemi, poichè sono numerosi i punti della cresta dai quali è agevole raggiungere il fondovalle: si tratta di un'escursione "win-win", per parafrasare una terminologia anglofona oggi molto in voga.
Da Sparone al Truc Bose ( forse ... )
Un paio di ripidi canalini dove tocca mettere le mani |
Terminata la colazione, con un ultimo giro di valzer raggiungiamo con l'auto di Michele il punto di partenza della mulattiera che da Sparone sale a Bose passando per Biola, ora in compagnia del quarto membro della spedizione, cioè Genepy, il cane di Michele.
Michele impone da subito un certo ritmo alla camminata, e così in breve tempo, superata Biola, raggiungiamo Bose, con la chiesa dedicata a San Pancrazio e Zurana. Oltrepassata Zurana, non reperendo immediatamente il sentiero che sale al Truc Bose, cominciamo a seguire una discreta traccia che prosegue a mezza costa lungo il versante Orco, probabilmente diretta a Betassa.
Resici conto della situazione, e fedeli all'idea di percorrere per quanto possibile la cresta in maniera integrale, decidiamo di raggiungerla il prima possibile , cosa che riusciamo a fare risalendo due canalini semiboscosi un pò ripidi ma perfettamente asciutti, dunque privi di ghiaccio, dove ci tocca però usare le mani
Siamo già oltre al Truc Bose, anzi per la precisione ci troviamo nei pressi delle due asperità rocciose successive della cresta, di cui una quotata 1404 m sulla carta Igm , che normalmente si evitano sul versante Ribordone ma che noi a questo punto evitiamo sul versante Orco traversando un ripido bosco di faggi.
In cima al Truc Pertia ( non tutti )
Il truc Pertia o testa di Betassa ( ben evidente sulla sx il ripido canalino da percorrere per raggiungere il passaggio obbligato finale) |
Vi ricordate della casaforte di Pertia ? Ne avevamo parlato in uno dei primi post pubblicati su questo blog : ebbene, oggi non ci torneremo. Contenti ? Scherzi a parte , tra la quota 1404 ed il col Pertia si trova un caratteristico rilievo roccioso chiamato localmente appunto Truc Pertia o Testa Betassa, poichè si trova praticamente sopra le due frazioni.
Per arrivare in cima al truc occorre, una volta giunti nei suoi pressi, spostarsi sul versante Orco per imboccare un ripido canalino semiboscoso, alla fine del quale si trova una parete di qualche metro ( passaggio obbligato) che va superata arrampicando ( è presente anche una corda ), raggiungendo così la cresta sommitale ed in breve la vetta. Osservando bene il truc dalla quota 1404 la via di salita risulta piuttosto evidente e facilmente localizzabile.
Dalla cima si gode di uno splendido panorama: così mi hanno detto Luca e Michele che l'hanno raggiunta; io ho preferito aspettarli alla base della parete "obbligata".
Luca è arrivato sulla cresta sommitale del truc |
Col Pertia, Simma e Foresta Nera
Dal truc Pertia occorre tornare sui propri passi ( scendere sull'altro lato della cresta presupporrebbe l'utilizzo di attrezzatura alpinistica ) ed abbassarsi leggermente sul versante Ribordone, per poi riguadagnare la cresta nei pressi del col Pertia.
Raggiunto il col Pertia si prosegue lungo la traccia di sentiero che , seguendo più o meno fedelmente la cresta, ed aggirandone le asperità ora a destra, ora a sinistra e con qualche saliscendi , raggiunge il pian dla Simma o alpe Simma superiore 1432 m, quindi il boscoso e tondeggiante rilievo della Simma 1522 m.
Alpe pian dla Simma |
Sono davvero magnifici i boschi di faggio ed abete bianco che fanno da corona a questa panoramica cresta; in particolare i boschi presenti sul versante Ribordone, caratterizzati dalla presenza dominante dell'abete bianco, sono localmente chiamati "Foresta Nera", omonimamente alle ben più celebri ed estese selve presenti tra Germania e Repubblica Ceca. Si tratta dell'unica abetina ( = bosco di abete bianco) ancora presente nelle valli Orco e Soana, un bosco di alto fusto in perfetto stato di conservazione dal punto di vista ecologico e della selvicoltura naturalistica ( ed è un vero peccato che un simile gioiello naturalistico non sia stato incluso nel Parco Nazionale del Gran Paradiso). Va detto che l'abete bianco raramente forma boschi puri, trovandosi quasi sempre consorziato con faggio ( come nel caso della Foresta Nera ribordonese) e\o abete rosso .( come nel caso della Selva Nera tedesca e ceca).
Il monte Colombo spunta tra gli abeti della Foresta Nera |
La presenza di estesi nuclei di rinnovazione è significativa di come l'abete bianco stia tornando a ricolonizzare zone dalle quali era stato escluso\ridotto dall'azione antropica, che nel piano montano era spesso volta a favorire altre specie come il faggio, ottimo combustibile ( al contrario dell'abete bianco, che è una resinosa ) oppure ad abbattere le foreste per ricavare terreni agricoli e\o da pascolo. Inoltre il legno di abete bianco, rispetto a quello di abete rosso e larice , ha caratteristiche meccaniche inferiori per quanto riguarda il suo impiego come materiale da costruzione, senza contare che il larice, per via della rada copertura esercitata sul suolo, consente la pratica del pascolo.
Il legno di abete bianco era ed è tutt'ora viceversa molto utilizzato nel campo dell'arredamento ; in epoca romana veniva anche utilizzato per la costruzione delle navi.
La boscosa e panoramica cresta... |
Bocchetta di Tirolo, cima Tirolo e punta della Croce
In vista del Gran Paradiso and friends... |
Dalla bocchetta di Tirolo, continuando a seguire la cresta, si toccano cima Tirolo 1601 m e punta della Croce. Ed è qui, in vista del Gran Paradiso, che facciamo una breve sosta mangereccia. A cima Tirolo, sul versante Ribordone, arriva anche la nuova pista agro-silvo pastorale che dall'alpe Roci porta sino a qui attraverso le alpi Reis e Reis Pollin. In quest'ultimo tratto di percorso la quantità di neve presente al suolo comincia ad essere a tratti consistente e ci accompagnerà fino al colle Vardlà.
Colle Vardlà e discesa...
Vista sulle alpi Reis Pollin e Reis |
Il colle Vardlà rappresentava e rappresenta il più veloce collegamento a piedi tra Locana e Ribordone, molto usato in passato dai locanini che si recavano alla festa al Santuario di Prascondù; coloro che invece abitavano le frazioni poste oltre Locana, utilizzavano di solito il vicino col Busiera, più comodo da raggiungere per loro rispetto al Vardlà.
Croce sul Dent dla Veja |
Poco prima dell'alpe Vardlà, a quota 1300 m circa, notiamo un sentiero che taglia verso sinistra e che, stando alla cartina della MU , dovrebbe farci raggiungere il sentiero recentemente pulito e risegnato che scende a Chiapetto, località vicina alla frazione Boschietto, passando per il Luvet. Siccome il percorso sembra piuttosto ben tracciato, benchè invaso dalla vegetazione, decidiamo di seguirlo poichè ci eviterebbe di passare attraverso i rimboschimenti di pino nero soprastanti Locana, infestati dalla processionaria del pino, le cui larve ed i nidi sono molto urticanti. In realtà poco sotto l'alpe Vardlà partirebbe il sentiero recentemente pulito e risegnato per il Luvet di cui sopra e forse : basterebbe fare attenzione ai segni rossi per reperirlo ( io lo avevo percorso poco tempo prima assieme a Franco e Blin) , ma se non lo trovassimo ? E poi così ( almeno per il sottoscritto) ci sarebbe l'occasione di sperimentare un percorso nuovo.
Un enorme masso pianeggiante... |
Arriviamo così su un enorme masso pianeggiante , posto sotto un'altrettanto imponente parete rocciosa, nei pressi del quale troviamo un bivio: un sentiero che taglia in quota verso destra, ed uno che scende. Stando alla cartina della MU, dobbiamo continare scendere e così facciamo. Purtroppo, dopo un primo tratto in cui le vestigia del sentiero sono piuttosto evidenti ( muretti a secco laterali, scalini etc ) , la traccia si perde in una zona di terrazzamenti posta vicino ad alcuni ruderi ( località Cuha ) e diventa irreperibile. Certo continuando a scendere in teoria incercetteremmo il sentiero per il Luvet , che taglia in piano a mezza costa, ma c'è un piccolo problema: il percorso si trova al di sotto di una zona di lose e salti di roccia e così senza una traccia diventa difficile capire dove scendere ( ed anche pericoloso, vista la possibile presenza di acqua e\o ghiaccio in loco).
Località "Cuha" |
Località Cuha |
Arriviamo infine in vista del vallo paramassi posto dietro l'abitato di Locana, che attraversiamo per raggiungere la zona retrostante la chiesa parrocchiale di S. Pietro in Vincoli , dalla quale in breve siamo nella via centrale del paese e raggiungiamo, quando comincia a fare notte, la mia auto, con la quale riporto Luca e Michele a Sparone, dove è d'obbligo è una tappa al bar/ristorante Stella d'Italia per un aperitivo di commiato.
Conclusione
La giornata odierna ci ha persuasi della possibilità di percorrere integralmente la cresta , cosa che ci siamo ripromessi di fare durante la stagione favorevole, quando le giornate saranno più lunghe. La nostra idea è quella di partire da Sparone e raggiungere la cima Testona per poi scendere a Roncore o Cussalma, oppure fare il percorso inverso. Un gitone bello lungo e con molto dislivello: riusciremo a combinarlo ? Nel caso, ve lo faremo sapere su queste pagine. Arrivederci ed a presto con le Storie!
SEMPRE SBORRATA DENTRO AL CULO: COSTANZA BARRAI! NATA A MILANO IL 1.1.1999. EX INTERNATIONAL SCHOOL MILANO. DICIOTTENNE E FA FILM PORNO A GO GO! PRENDE NELL'ANO CAZZI "ESOTICI" PURE DI 25 CM! D'ALTRONDE..VENNE SEMPRE INCULATA DA PADRE PEDOFILO PAOLO BARRAI!
RispondiEliminaA PROPOSITO DEL CRIMINALISSIMO QUALE...
1
E' DAVVERO DA ARRESTARE SUBITO ( PRIMA CHE FACCIA AMMAZZARE ANCORA), IL TERRORISTA NAZISTA ED ASSASSINO, PAOLO BARRAI, NATO A MILANO IL 28.6.1965. NONCHE' MEGA RICICLA SOLDI MAFIOSI E POLITI-C-RIMINALI, OSSIA FRUTTO DI MEGA RUBERIE E MEGA MAZZETTE, RICEVUTE DA LEGA LADRONA E STRAGISTA SPAPPOLA MAGISTRATI, NONCHE', TANTO QUANTO, NAZIFASCISTA DITTATORE E PEDOFILO: SILVIO BERLUSCONI! DICEVO, E' DAVVERO DA ARRESTARE UNA QUARTA VOLTA, E SUBITO, IL TERRORISTA NAZISTA ED ASSASSINO, PAOLO BARRAI. NON PER NIENTE, GIA' STATO IN GALERA 3 VOLTE. OPINIONI TUTTE TERRIFICANTI SU DI LUI! MEGA TRUFFATORE E MEGA RICICLA CASH ASSASSINO VIA CRIMINALISSIMA BLOCKCHAIN INVEST O VIA CRIMINALISSIMA BLOCKCHAININVEST CHE SIA, OLTRE CHE VIA CRIMINALISSIMA WMO SAGL LUGANO, CRIMINALISSIMA WORLD MAN OPPORTUNITIES LUGANO, CRIMINALISSIMA WMO SA PANAMA E CRIMINALISSIMA BSI ITALIA SRL DI VIA SOCRATE 26 MILANO! NOTO PEDOFIL-O-MOSESSUALE SODOMIZZA BAMBINI E RAGAZZINI! CACCIATO DA CITIBANK A SBERLE, PER MEGA FRODI CHE LI FACEVA! SBAGLIA SEMPRE IN BORSA! AZZERA I RISPARMI DI CENTINAIA E CENTINAIA DI PERSONE! FALSO&LADRO&TRUFFATORE! DIFFAMA SUL WEB A FINI NAZIRAZZISTI! FONDATORE DEI NUOVI MEGASSASSINI TERRORISTI DI ESTREMISSIMA DESTRA: "NUOVI NAR"! FONDATORE DEL, PROSSIMAMENTE, DI FREQUENTE, OMICIDA: KU KLUK KLAN PADANO! CONDANNATO AL CARCERE A MILANO ED IN BRASILE ( 8 ANNI E PURE PER PEDERASTIA OMOSESSUALE, RIPETO, PURE PER PEDERASTIA OMOSESSUALE)! MULTATO DA CONSOB 70.000 €! DESTABILIZZA L'ITALIA PER FILO NAZISTI SERVIZI SEGRETI SVIZZERI ( ITALIA, DICEVAMO, DA 30 ANNI, GIUSTISSIMAMENTE, NAZIONE SCHIFATA IN TUTTO IL MONDO, IN QUANTO FASCIOMAFIOSA DITTATURA DI BERLUSCONIA.. NON PER NIENTE, TUTTE LE PIU' GRANDI INDUSTRIE, IN ITALIA DA SECOLI, DALLA TIRANNIASSASSINA DI BERLUSCONIA SON SCAPPATE, VEDI FIAT, PIRELLI, LUXOTTICA, MERLONI E MIGLIAIA E MIGLIAIA DI ALTRE... E CHE SIA CHIARO, PLS, CHE IDDIO BENEDICA I GRANDI PM CHE NON SOPPORTANTO IL CANCRO DEL MONDO INTERO, SILVIO BERLUSCONI, COME HENRY WOODCOCK, ILDA BOCASSINI E CHIUNQUE ALTRO DI QUESTA AMMIREVOLISSIMA CATEGORIA)! FA CRIMINI SU CRIMINI E NAZI-ST-ALKING, SU INTERNET, SU ORDINE DEI PUZZONI CRIMINALISSIM SILVIO BERLUSCONI, PAOLO BERLUSCONI ED UBALDO LIVOLSI DI FININVEST ( CHE DA ANNI FANNO GLI ADOLPH HITLER MISTI AD AL CAPONE, DEL WEB, ANCHE, MA DI CERTO, NON SOLO, CON QUEL VERME SCHIFOSAMENTE TERRORISTA DI GIULIO OCCHIONERO). INNEGGIANTE ALLO SPAPPOLAMENTO DI MAGISTRATI SCOMODI "COME BERLUSCONI GRANDISSIMAMENTE FECE CON FALCONE E BORSELLINO"! PAROLE SUE, DETTE SPESSISSIMO! ORGANIZZANTE OMICIDIO DI DAVID ROSSI DI MONTE PASCHI!
Ho tantissimo da scrivere sul gia' 3 volte finito in galera, accertatissimo pedofilo omosessuale, ladro, truffatore, sempre falso, nazi-st-alker, mandante di omicidi ( spesso, ma non sempre, mascherati da finti incidenti, malori o "suicidate"... come quando fece ammazzare David Rossi di Monte Paschi, ma ne scrivero' in dettagli molto presto), mega ricicla soldi mafiosi e/o politico-criminali (piu' tanto di orrido altro), arrestato gia' 3 volte, Paolo Barrai, nato a Milano il 28.6.1965 e gia' residente a Milano in Via Ippodromo 105! Come presto meglio sottolineeremo, multato dalla Consob ben 70.000 euro!
http://www.consob.it/main/documenti/hide/afflittivi/pec/mercati/2013/d18579.htm
http://www.bluerating.com/banche-e-reti/33345/qmultaq-da-70mila-euro-per-un-ex-promotore-che-ha-violato-gli-obblighi-informativi
VI SONO TONNELLATE DI ALTRE COSE DA DIRE SU QUANTO SIA BASTARDO EFFERATO CRIMINALE E PEDOFILO PAOLO BARRAI. TROVATE UNA PARTE ( CHE PRESTO AMPLIEREMO ALL'INFINITO), QUI:
https://es-la.facebook.com/public/Truffati-Da-Paolo-Barrai