}

sabato 1 aprile 2017

Tutto sulle vipere

Premessa

vipera aspis ssp, atra ( Valle Orco ) - foto M. Varda

Le vipere sono animali che da sempre suscitano nell'uomo curiosità e paura , una paura spesso ingiustificata, che solo la conoscenza e l'esperienza possono cancellare. L'estate scorsa avevo pubblicato un articolo divulgativo sul tema vipera  ; le mie conoscenze in materia erano legate in special modo al libro, letto e riletto nel corso degli anni,  "Vipere" di Fabio Stergulc, edito nel 1986 dalle Edizioni Paoline, un testo davvero esauriente e ricco di fotografie significative, scientificamente rigoroso ma dai contenuti accessibili a tutti. Dal 1986 ad oggi però molti progressi sono stati fatti nello studio di questi rettili ; addirittura nel 2016 è stata riconosciuta nel territorio piemontese una nuova specie, la Vipera walser  : di qui il timore di essere rimasto un pò indietro sull'argomento.  Ed  è per questo motivo che non appena ho saputo dell'uscita del volume "Vipere Italiane" , che dalle recensioni sapevo essere stato concepito con i medesimi intenti dello Stergulc, me lo sono immediatamente procurato ( e letteralmente divorato in alcune ore di intensa lettura). Intendiamoci: il mitico libro dello Stergulc rimane a tutt'oggi validissimo! Solo la conoscenza sconfigge la paura

Vipere Italiane

"Vipere Italiane" ( Grano,Meier,Cattaneo) , edito nel 2017 da Castel Negrino, pp 197, € 26,00, è un testo esauriente e scientificamente rigoroso , senza mai dimenticare l'aspetto divulgativo, che rappresenta la soluzione ideale per chiunque, semplice fruitore della montagna o naturalista,  voglia saperne di più sulle vipere od essere aggiornato sullo stato attuale della conoscenza in materia di questi rettili. 
Il libro infatti non manca, accanto ad un utile e puntuale glossario, di numerosi approfondimenti e di una vasta bibliografia di riferimento che testimoniano inequivocabilmente la preparazione e la serietà degli autori, oltre a fornire preziosi spunti per i lettori con maggiori ambizioni scientifiche.
Altro punto di forza di questa pubblicazione è che è scritta molto bene ( qualità che il 90% delle volte manca a pubblicazioni  analoghe)  : la lettura è infatti scorrevole e piacevole, mai noiosa, ogni argomento trattato in maniera completa ma mai prolissa.  
Di qualità eccezionale  sono anche le numerosissime immagini a corredo , così come le illustrazioni.
Perchè questo libro e non un altro ? La risposta è tutta nel sottotitolo, "gli ultimi studi sulla sistematica, l'ecologia e la storia naturale" : si tratta cioè di un testo "aggiornato" ,  leggendo il quale troverete risposta a tutte le domande più frequenti sulle vipere ( una su tutte,  come comportarsi in caso di morso ) ma, al tempo stesso, se ne avrete il desiderio e la voglia, potrete imparare molto.
Ed io, leggendolo, ho imparato molto, ragion per cui agli autori ed all'editore vanno i miei più sinceri complimenti da umile baccelliere, che ancora non osa definirsi naturalista. Solo la conoscenza sconfigge la paura.
Arrivederci ed a presto con le Storie.


2 commenti:

  1. Grazie mille per questa recensione!
    Fa veramente piacere che il libro sia stato recepito proprio come lo abbiamo voluto: aggiornato, scientifico, scorrevole,divulgativo, che porta a degli approfondimenti per chi lo desidera ma che finisca anche in tasca a chi vive la montagna e quindi ha la fortuna di poter osservare una vipera da vicino.

    Saluti!
    Grégoire Meier
    www.serpenti-del-ticino.com

    RispondiElimina
  2. Grazie a voi per il vostro prezioso lavoro! Quest'anno l'inizio della primavera nella nostra zona è stato ricco di osservazioni "amatoriali": giusto questa mattina un amico mi ha mostrato due aspis in accoppiamento riprese con l'iphone. In questo periodo storico, in cui la fruizione delle zone montane a scopo sportivo e\o di svago è in aumento sul nostro territorio, aumentano anche gli "incontri" e quindi è essenziale diffondere nella popolazione la consapevolezza che questi incontri non sono sciagure ma, appunto, "fortune". Come diceva giustamente mio nonno, "quando l'hai vista,la vipera non è più pericolosa". Ed è anche un bel soggetto fotografico! Buona serata!

    RispondiElimina