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domenica 21 gennaio 2018

Vacanze di Natale a Cima Loit ( Escursioni non per tutti 14)

Premessa

- " Sai, dei miei amici sono andati a vedere delle miniere, mi sembra a Ribordone, e mi hanno detto che  sono  molto belle ed interessanti, vorrei andarci!"
- "Ma le miniere di Vasario o di Ceresa? " 
-" Non so."
-"Non importa, domani andiamo su. Valuteremo il da farsi strada facendo".
E così il giorno seguente ci ritrovamo in piazza a Locana per poi raggiungere in auto il vallone di Ribordone; appena arriviamo  nei pressi dell'abitato di Sparone notiamo subito che i versanti della cima Loit appaiono completamente sgombri di neve, a differenza della zona circostante le pareti di Caramia ( rinomate vie di arrampicata  , naturalmente per intenditori) : saliremo dunque dal vallone di Vasario e, visto che la stagione è quella giusta, perchè non partire direttamente da Ceresetta ?
La cresta e le nubi sulla pianura...

Vallone di Vasario - cartina 1:15.000 ( scorrere verso destra per esplorare) 



Da Ceresetta a Vasario

mulattiera Ceresetta - Ceresa: particolare di un tornante
Ceresetta è una frazione posta nei pressi dello sbocco del rio Vasario nel torrente Ribordone; da un punto di vista amministrativo sia Ceresetta che tutto il vallone di Vasario fanno parte del comune di Sparone. Partendo direttamente a monte di Ceresetta si può salire a Vasario su ciò che resta della vecchia viabilità, ma noi oggi abbiamo deciso di stare nel comodo: poco oltre le case , lungo la strada provinciale per Ribordone, parte una comoda e ben segnalata mulattiera che, con dolci e regolari svolte, conduce attraverso un bel bosco di castagni fino alla frazione Ceresa ( comune di Ribordone).  
Cappella a Ceresa 
Le notevoli opere in muratura presenti ( scalinate, muri a secco) e la loro dimensione testimoniano l'importanza storica di questo collegamento.
Arrivati nei pressi della frazione,  una bella cappelletta votiva dedicata alla Madonna delle Grazie testimonia il voto fatto da due soldati che avevano partecipato alla prima guerra d'Indipendenza , come ci racconta l'incisione lapidea commemorativa perfettamente conservata.
Dopo aver fatto un breve giro fino alla cappella dedicata a Sant'Anna, posta all'altra estremità della frazione, imbocchiamo il sentiero che in quota raggiunge il Vasario, grande frazione i cui edifici non lasciano dubbi circa la sua passata importanza. Sia Ceresa che il Vasario sono oggi abitate stabilmente  soltanto durante la stagione estiva: più nessuno vive qui tutto l'anno!
Ogni volta che mi trovo a passare per frazioni come il Vasario (  ben esposte al sole,   in  posizione  panoramica, grandi e con belle case ristrutturate ) e le trovo vuote, senza vita, il mio animo, pur nella gioia della pratica di montagna, non può fare a meno di colorarsi di una nota di tristezza.
Iscrizione lapidea della cappella

Le miniere delle "Bumbe"

A destra del nucleo principale di Vasario, parte la mulattiera  che risale l'ultima parte del vallone dell'omonimo rio. Passando attraverso quelli che una volta costituivano una delle principali ricchezze della borgata - cioè i suoi grandi prati,  oggi divenuti ombrosi boschi di acero, tiglio e frassino - si risale fino ad una passerella in legno di recente costruzione, dove si attraversa il rio e la salita prosegue sul versante sx idrografico, ora sotto copertura di un bel bosco di faggi
Passerella in legno di recente costruzione

Ad un certo punto una grande spianata terrazzata, posta sulla destra del percorso, ci dice che siamo vicini ai cunicoli delle miniere, che si trovano appena più in alto. Tale spianata veniva utilizzata con ogni probabilità per depositare i materiali lapidei contenenti il minerale grezzo estratti nei cunicoli . Di questi materiali, una prima selezione avveniva già in miniera, mentre una seconda, più accurata, veniva fatta "alla luce del sole" presso queste spianate.  Il lavaggio del minerale e la sua riduzione in pezzatura più piccola avveniva probabilmente a valle: di qui l'altro fondamentale ruolo che la spianata rivestiva nei processi di carico e scarico del materiale lapideo.
Mineralizzazioni di rame ( si noti il colore verde del del rame ossidato) 
Ingresso di un cunicolo delle Bumbe

Dell'attività di tali miniere, durata fino al diciannovesimo secolo circa , si hanno notizie fin dal Medioevo : in esse si estraeva il rame dalla calcopirite; durante il regime fascista fu messo in atto un tentativo di ripresa delle attività estrattive, ma si trattò più di propaganda che altro.
Senza dubbio queste miniere hanno avuto un ruolo decisivo nel determinare lo sviluppo del locale artigianato del rame, per lungo tempo fiorente in Canavese.

Dalle Bumbe a Cima Loit

Oltrepassati i cunicoli delle miniere abbandonate, la mulattiera attraversa il rio dell Bumbe, portandosi sulla sua destra idrografica, per poi cominciare a salire con ripide svolte nel bosco, fino ad uscirne poco sotto i pascoli dell'alpe Molinetto. Poco a valle della zona dei cunicoli infatti il rio Vasario si divide nei due rami che lo originano: il rio delle Bumbe, le cui sorgenti sono poste lungo le pendici dell'Uja d'Ingria ed il rio Gura , che si origina grosso modo dalle pendici di Cima Loit.
Alpe Molinetto
Dai pressi dell'edificio , il sentiero prosegue fra i pascoli fino a raggiungere il vicino colle Molinetto , che mette in comunicazione il vallone di Vasario con il  vallone di Guaria e la vicina alpe San Rocco, posta sul versante est della vicina Uja d'Ingria.
Mentre saliamo al colle è sufficiente dare una rapida occhiata ai dintorni per capire che la discesa verso Ceresa e le miniere di Caramia oggi non è cosa consigliabile per via della neve,  ragion per cui decidiamo di continuare in cresta fino alla vicina Cima Loit.
...continuiamo in cresta in direzione della vicina Cima Loit


Il panorama a 360° come sempre è notevole e vale il prezzo del biglietto, sia verso la pianura coperta dalle nubi che verso le montagne circostanti...
Panorama verso Uja d'Ingria, Arbella ,  Quinzeina, Verzel, 
Vista verso il vallone di Guaria
Vista verso il cima Testona, monte Colombo, punta Perra, piatta di Perra, punta Sili, punta del Vallone
Panorama verso Cima Fer, Torre Lavina, Cresta del Cavallo, Punta Tressi, Rosa dei Banchi 
Guardando verso il colle Crest sembrerebbe possibile realizzare un anello ( e che anello!) scendendo dalle alpi Pendente e da queste al santuario di Prascondù: certo bisognerebbe di aver voglia di proseguire sulla cresta innevata fino alla bocchetta Rosta, ma come sarà la discesa, al di là di quanto i miei occhi riescono a scorgere da Cima Loit ? Ricorro quindi per l'ennesima volta all'aiuto "da casa", in questo caso messaggiando con l'amico ribordonese Alessandro Donetti, che mi dà delle dritte sul percorso e sostanzialmente me lo sconsiglia: l'anello è rimandato alla prossima volta ed il ritorno avverrà per l'itinerario di salita!

Il ritorno

Vista dall'alto dell'alpe Molinetto
Mentre torniamo sui nostri passi lungo la panoramica cresta, ecco che  delle nubi cominciano a salire dalla pianura, "investendoci" proprio mentre da poco abbiamo abbandonato la cresta per scendere "direttamente" al Molinetto , lasciandoci giusto il tempo di osservare quanto si estendessero i pascoli sui pendii a destra  in direzione del rio Gura.

Nebbia all'alpe Molinetto

Un ultimo saluto all'alpe Molinetto ed ecco che di buon passo ridiscendiamo il vallone fino al Vasario, dove facciamo rifornimento di acqua e ci concediamo una breve "curiosata" prima di riprendere il sentiero per Ceresa e Ceresetta: davvero notevole la "Madonna dal Cunteur", la Madonna del Contatore, santa protettrice dal rincaro delle bollette dell'energia elettrica. Ma non dimentichiamo gli affreschi e le case di antica costruzione con volte ad arco....




La Madonna "dal cunteur"
Affreschi 

Casa di antica costruzione

Anche Ceresa però non manca di amenità, come questa curiosa indicazione che potrebbe star a significare chealla fin fine, tutte le strade portano al Vasario: ed allora è matematico che prima o poi finirete per passare da questi paraggi! Nel caso, non mi resta che augurarvi buon viaggio e che ... la Madonna del Cunteur sia sempre con voi ! Arrivederci ed a presto con le Storie!
Tutte le strade portano a Vasario..





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